Un plastico PaP (Punto a Punto: che significa, in parole povere, niente ovale), in Scala N (1:160), d'ispirazione "free lance". L'intenzione è quella di riprodurre una linea locale a binario unico che percorre una valle di fantasia situata in un comprensorio collinare e che collega tra loro vari centri e le piccole e medie industrie che sorgono nelle loro vicinanze. Il tutto è gestito dalla SAFEP (vedi logo qui sopra), una società ferroviaria inventata. Oltre che ai collegamenti passeggeri ampio spazio sarà quindi dedicato all'esercizio merci, con l'arrivo delle materie prime alle industrie della zona e la spedizione, rigorosamente su ferro, dei semilavorati e dei prodotti finiti verso gli scali di smistamento e i mercati di destinazione. Un progetto molto impegnativo per me che sono alle prime armi, che cercherò di illustrare passo per passo su questo blog, come già fanno con successo numerosi amici eNNisti i cui siti (e blog, soprattutto) sono elencati nella colonna in basso a destra

lunedì 25 febbraio 2008

Habemus Redutex

Questa mattina un collega di ritorno da una vacanza a Madrid mi ha fatto trovare sulla scrivania un pacco che aspettavo con ansia.


Glielo avevo fatto recapitare in albergo dalla MaquetaKIT, la ditta spagnola (madrilena, per essere più precisi) che produce il Redutex. Si tratta in pratica di textures adesive in rilievo realizzate in diverse scale e adatte sia ai plastici architettonici sia ai layout ferroviari. Esistono riproduzioni di diversi tipi di materiali e rivestimenti (vedi qui) e anche per la scala 1:160 c'è di che scegliere. Io, ovviamente, non ho ancora provato questo materiale, ma l'ha già fatto Alex Corsico, che nel suo blog FTL descrive con dovizia di particolari le fasi di montaggio di una lastra di tegole in Redutex sul rinnovando tetto di un deposito locomotive (vedi qui).
Io ho ordinato quasi tutto il possibile in scala N più qualche foglio in scala "relativa" (in pratica tipi di rivestimento adatti a tutte le scale: legno, intonaci, pavé ecc.): il tutto per un totale di 24 pezzi che potete vedere nell'immagine qui sotto ancora impacchettati (a mano a mano che ne farò uso posterò immagini del prodotto "scartato").


Il tutto si presenta molto bene e le riproduzioni delle textures sono oltremodo realistiche e adatte anche ai plastici in stile italiano.
Inoltre, gli spagnoli della MaquetaKIT sono stati oltremodo cortesi: contatti telefonici e via e-mail in italiano, risposte sempre pronte, puntualità nella consegna (senza alcun sovrapprezzo, ma forse perché era a Madrid), un gradito sconto e anche alcuni ritagli di materiali non ordinati inviati gratuitamente.
Se desiderate avere ulteriori informazioni potete contattarmi in privato (la mail è nel profilo).
Per ultimo ringrazio Alex Corsico per avermi fatto conoscere questo utilissimo prodotto tramite il suo blog.

sabato 23 febbraio 2008

La stanza del plastico... finalmente

Gaudeamus! Sono lieto di presentarvi l'ex bunker, nato a nuova vita dopo mesi di sofferenze. Ecco finalmente la stanza (o, meglio, la "stanzetta": ma chi si contenta gode) che ospiterà il mio futuro layout. Avrei potuto mostrarvela già a Natale, ma era ingombra di tutte le masserizie che non avevano ancora trovato sistemazione nel resto della casa. Ve la mostro adesso che è (quasi) in ordine.

Rispetto all'ipotetica pianta pubblicata nel post del 25 aprile 2007 (realizzata quando ancora tutto era solo sulla carta) ho guadagnato una ventina di centimetri abbondanti sul lato destro, quasi 10 cm sul lato di fondo, 16 cm sul lato obliquo a sinistra e un'altra decina di centimetri sul lato dell'ingresso. Spazio prezioso, che vedrò di sfruttare al meglio quando inizierò a riprogettare il tracciato.

Lungo le pareti, inoltre, ho sistemato una ex credenza della cucina lunga 180 cm (sulla destra), scaffali e una cassettiera dove riporre materiale, utensili e modelli. Ho inoltre ricavato un piccolo banco da lavoro per le realizzazioni di paesaggio e i lavori di fino.

Il plastico, che correrà sempre su due piani lungo le pareti, verrà appoggiato a un sistema di montanti a binario e mensole in metallo sul modello di quello realizzato dall'amico Marco Trespidi per il suo ATSF Third District - Route 66, visibile qui.

Ecco comunque le immagini.



L'altezza massima della "mobilia è di 90 cm: il piano inferiore del plastico correrà a un'altezza compresa tra 100 e 110 cm da terra (devo fare ancora delle verifiche)


Il lato ingresso con la cassettiera e - coperto dal lenzuolo - un vecchio plastico con materiale d'armamento Arnold mai terminato


La pianta della stanza del plastico con le misure e (in giallino) l'ingombro previsto per i ripiani del layout. Nel primo progetto sulla sinistra in basso era prevista una spirale di collegamento tra i due piani. Per guadagnare ancora più spazio e diversificare l'esercizio penso di optare per le coulisse a cassetti (ma la decisione non è ancora definitiva)