Un plastico PaP (Punto a Punto: che significa, in parole povere, niente ovale), in Scala N (1:160), d'ispirazione "free lance". L'intenzione è quella di riprodurre una linea locale a binario unico che percorre una valle di fantasia situata in un comprensorio collinare e che collega tra loro vari centri e le piccole e medie industrie che sorgono nelle loro vicinanze. Il tutto è gestito dalla SAFEP (vedi logo qui sopra), una società ferroviaria inventata. Oltre che ai collegamenti passeggeri ampio spazio sarà quindi dedicato all'esercizio merci, con l'arrivo delle materie prime alle industrie della zona e la spedizione, rigorosamente su ferro, dei semilavorati e dei prodotti finiti verso gli scali di smistamento e i mercati di destinazione. Un progetto molto impegnativo per me che sono alle prime armi, che cercherò di illustrare passo per passo su questo blog, come già fanno con successo numerosi amici eNNisti i cui siti (e blog, soprattutto) sono elencati nella colonna in basso a destra

mercoledì 11 febbraio 2009

MODULO FREMO-Ground cover (3a parte)

Lavori sulla strada

Per "strada" s'intende la carrareccia sterrata percorsa da trattori e carri agricoli che corre lungo il canale e attraversa i binari della linea ferroviaria. Ovviamente su una strada interpoderale
si può fare a meno di un passaggio a livello (almeno nell'epoca in cui è ambientato il plastico modulare FREMO), per cui ispirandomi al plastico FTL di Alex Corsico creerò successivamente uno tipo di sbarramento come quello dell'immagine qui a sinistra (scattata dallo stesso Alex). Nel fotoracconto che va a incominciare parlerò di come ho raccordato la strada al piano dei binari, della realizzazione delle piccole banchine che corrono lungo la sterrata, della copertura della strada con carta da pacchi molto leggera e, nel secondo capitolo, di come ho risolto (a modo mio, s'intende) il problema dell'attraversamento a raso dei binari.

Purtroppo della prima fase della lavorazione (quella del raccordo tra il piano del legno e quello dei binari) non ho che l'immagine a lavoro compiuto (scattare immagini con le mani sporche di stucco non è il massimo). Si trattava, in sostanza, di creare una piccola salita/discesa che consentisse di arrivare al piano del binario in maniera graduale e realistica.Per questa realizzazione ho sperimentato per la prima volta l'utilizzo dello stucco piuma ExtraPlas (consigliato dall'amico Mario Vason e acquistato presso un centro Leroy Merlin), la cui confezione potete vedere nella foto qui sotto

In effetti si tratta di un prodotto che mantiene le promesse che vedete scritte sulla confezione: è leggero, non ritira, non cola e non fessura. Inoltre asciuga abbastanza rapidamente ed è facilmente carteggiabile. Bisogna avere l'accortezza di inumidire la superficie sulla quale viene applicato. D'altra parte non è di facilissima applicazione su piccole superfici ed è piuttosto caro

Per la realizzazione delle banchine laterali della sterrata mi sono avvalso di uno scarto di sughero (spessore 2 mm), da cui ho ritagliato delle sottili striscioline...

... che ho poi incollato utilizzando colla rapida per legno e con l'ausilio di un cutter per posizionarle come si deve

Alcune immagini del lavoro completato

Per rivestire strada e terrapieni (stradale e ferroviario) ho utilizzato carta PAPERplus by STOROpack, una carta da imballaggi abbastanza sottile (50 gr.) di cui ho ampia disponibilità (scarto aziendale)

Basandomi sulle dimensioni dei tratti di terreno da ricoprire ho tagliato dei pezzi che ho poi immerso in una soluzione al 50% di acqua e colla vinilica

Dopo aver disteso i fogli di carta sulla strada e sul terrapieno ferroviario mi sono aiutato con un pennellino a setole dure per farli aderire bene

Una veduta d'insieme (in alto) e altre più ravvicinate del lavoro ultimato (la colla è ancora fresca)


Passaggio a raso sui binari

Come risolvere il problema della realizzazione del passaggio "a raso" sui binari? La soluzione che è più in voga, almeno a quanto mi risulta, è quella di incollare sulle traversine una strisciolina di materiale sottile (per esempio, stirene da 0,5 mm di spessore) opportunamente sagomato e rifinito. Mi sembrava piuttosto complessa e ho quindi pensato alla stuccatura, usando il solito ExtraPlas di cui ho parlato sopra. Ecco come ho proceduto.

Per prima cosa ho isolato il fungo delle due rotaie con nastro di carta

Quindi, dopo aver inumidito le traversine...

... ho applicato lo stucco piuma tra le due rotaie, pareggiandolo per bene. Quindi (questa fase non è documentata) ho staccato con attenzione il nastro e ho ripulito con la punta della stessa spatola l'interno dei binari (dove poggia la parte sottile della ruota di carri e loco)

Infine ho verificato che tutto procedesse senza intoppi collaudando il lavoro appena finito con l'ausilio di uno dei miei carri

A presto (spero) con il prossimo fotoracconto.