Si è trattato di un’esperienza veramente entusiasmante e istruttiva, durante la quale ho avuto modo di apprezzare anche praticamente la validità della filosofia che ho scelto in vista della progettazione e della realizzazione del mio impianto, una filosofia che predilige l’esercizio ferroviario rispetto agli altri settori in cui si articola il nostro hobby.
“Giocare” con i treni in questo caso non diventa un’attività fine a se stessa, ma risponde a precisi criteri di simulazione della realtà: macchinista, capotreno, dirigente unico, dirigente di movimento sono ruoli che assumono anche nel “gioco” un’importanza ben precisa, in nulla dissimile da quello che succede ogni giorno ancora oggi lungo una delle tante, piccole ferrovie concesse del nostro Paese.
A tale proposito ho avuto modo di confrontarmi alcuni giorni fa con l’amico Paolo Gassani, dirigente d’esercizio della Genova-Casella, al quale ho spiegato sommariamente le modalità di gioco applicate durante il meeting. «Sareste pronti a gestire la mia ferrovia», mi ha risposto, spiegandomi poi le norme per esercizio dei treni in vigore sul loro breve tracciato e facendomi notare come non differiscano affatto da quelle applicate dai “fremoicani” (fonogrammi e azionamento manuale degli scambi inclusi!).
Insomma, come avrete capito sono veramente contento di aver partecipato al meeting di Torrazza e di aver incontrato persone che, oltre ad essere valentissimi fermodellisti e a dimostrarsi davvero squisite sul piano umano, mi hanno fatto capire quanto l’hobby dei trenini abbia delle potenzialità di sviluppo ancora notevolissime.
Ma passiamo ora al fotoracconto della giornata di sabato, almeno di come l’ho vissuta io. Prima vi ricordo, tuttavia, che se siete interessati al mondo FREMO nella colonna blu a destra (alla voce “FREMO”) troverete alcuni link utili.
Ringrazio Stefania e
L'ingresso alla sala comunale seminterrata affittata per l'occasione
Una veduta del grande plastico modulare montato nel pomeriggio di venerdì
Lo schema del layout (©MARIO VASON): da una stazione di testa (Finale) si diramano due linee, una verso Valle, Gualtieri e Farnese (coulisse che simula il collegamento con il "resto del mondo"), l'altra verso Darsena Nuova, Poggionovo e l'impianto industriale di Cartiera
Dopo aver consultato le carte carro e gli ordini di carico preparati in precedenza Alex è intento alla composizione dei convogli merci (in primo piano, Denny)
Alex, Andrea (al centro) e Mario consultano l'orario grafico appeso al muro davanti alla postazione del DU (dirigente unico), responsabile della circolazione dei convogli su tutto l'impianto
La prima sessione sta per avere inizio: i convogli merci e passeggeri sono schierati ai "nastri di partenza" sulla coulisse di Farnese
Ultimi conciliaboli prima del via: si assegnano i ruoli
Denny e Mario (a destra) provano i collegamenti radio con il DU di turno...
...già pronto alla sua postazione
Da "osservatore" a... osservato. Sono stato assegnato in qualità di macchinista a un convoglio merci in partenza da Farnese. Il mio capotreno, Andrea, mi spiega come funzioneno gli "ordini di carico", necessari per sapere dove smistare ogni singolo carro merce
Il momento è storico e l'emozione altissima: lokmaus in mano (l'impianto è tutto digitalizzato), faccio partire il primo, vero treno della mia vita
Il treno arriva nella stazione di Gualtieri...
...dove effettuiamo manovre per smistare alcuni carri (ne approfitto per ringraziare Andrea, senza i cui consigli - e interventi - non avrei saputo che pesci pigliare)
Il convoglio arriva a Finale sotto lo sguardo vigile di Antonio, dirigente di movimento in questo importante snodo
Arrivo a Poggionovo. La mia esultanza è probabilmente dovuta al fatto che siamo riusciti ad arrivare in perfetto orario (ma non ci giurerei)
Lo smistamento dei carri a Cartiera
4 commenti:
Mi piace l'idea del fremo racconto sembra un fotoromanzo.
Andrea "Massimo Ciavarro" Barella
Paolo secondo Te da dove abbiamo preso l'idea di gestire la linea in quel modo? :)
La prossima volta inviteremo anche Paolo Gassani oppure gli faremo una "dimostrazione" sulla sua Ferrovia.
Bello il racconto!!!!!!
Bravo Paolo,
mi sono divertito molto a leggere il tuo racconto...mica per nulla sei Caporedattore :)
Mentre leggevo sembrava quasi essere lì....chissa se un giorno riuscirò a scchiodarmi dal profondo sud e partecipare a questi raduni.
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