Un plastico PaP (Punto a Punto: che significa, in parole povere, niente ovale), in Scala N (1:160), d'ispirazione "free lance". L'intenzione è quella di riprodurre una linea locale a binario unico che percorre una valle di fantasia situata in un comprensorio collinare e che collega tra loro vari centri e le piccole e medie industrie che sorgono nelle loro vicinanze. Il tutto è gestito dalla SAFEP (vedi logo qui sopra), una società ferroviaria inventata. Oltre che ai collegamenti passeggeri ampio spazio sarà quindi dedicato all'esercizio merci, con l'arrivo delle materie prime alle industrie della zona e la spedizione, rigorosamente su ferro, dei semilavorati e dei prodotti finiti verso gli scali di smistamento e i mercati di destinazione. Un progetto molto impegnativo per me che sono alle prime armi, che cercherò di illustrare passo per passo su questo blog, come già fanno con successo numerosi amici eNNisti i cui siti (e blog, soprattutto) sono elencati nella colonna in basso a destra

venerdì 11 aprile 2008

MODULO FREMO-Costruiamo le gambe

Sono tornato dal raduno FREMO di Torrazza Piemonte con una piacevole “eredità”: un modulo curva FREMO da ultimare. Come si può osservare nell’immagine qui sotto, il modulo mi è stato consegnato già assemblato nella struttura, con il binario già posato e l’impianto elettrico pronto.

Si tratta di completarne la costruzione, quindi aggiungere le gambe, massicciare il binario, procedere all’ideazione a alla costruzione dell’”arredamento”, cioè del paesaggio.

Una sfida impegnativa (ma stimolante per me che sono alle prime armi), che intendo documentare passo passo (per quanto mi sarà possibile) su questo blog, senza ovviamente tralasciare di parlare degli sviluppi del plastico SAFeP per cui il blog stesso è nato. Plastico che per il momento è fermo in attesa di rivederne radicalmente il progetto (il vecchio progetto lo trovate qui).

Tornando al modulo, per prima cosa mi sono cimentato nella costruzione delle gambe con piedini regolabili: bisogna tener conto, infatti, che l’altezza del piano del ferro dev’essere esattamente a 1300 mm da terra e che, date le probabili, piccole irregolarità delle superfici dove i vari moduli vengono assemblati per dar vita all’impianto sociale FREMO che è il cuore dei vari raduni, le gambe devono essere montate in modo tale che la loro regolazione (fatta tramite i piedini) garantisca un’escursione di ± 10 mm dai 1300 mm di cui sopra.

Per costruire le gambe di questo modulo mi sono avvalso dei consigli dell’amico – nonché capotreno – Andrea e di un suo articolo (non molto illustrato, in verità) apparso su uno dei numeri più recenti di “Scala N…News”, il bollettino – o per meglio dire la rivista – che viene inviato in omaggio a tutti i soci dell’ASN-Associazione Nazionale Amici Scala N.

Ecco, dunque, il fotoracconto di questa prima fase e un’AVVERTENZA:
Tutto quello che troverete in questo e negli altri articoli che dedicherò alle varie fasi della costruzione del modulo è frutto della mia esperienza personale, che tiene a sua volta conto delle esperienze degli altri. Non prendetelo, tuttavia, come “oro colato”, nel senso che essendo un fermodellista alle prime armi è possibile che i metodi che uso siano un po’ macchinosi e che vi siano altri sistemi - che io non ancora conosco – per arrivare agli stessi risultati più in fretta e meglio di come ci sono arrivato io.

Ma, adesso, cominciamo.


Dopo essermi procurato 4 listelli di sezione quadrata (30x30 mm) e averli tagliati a misura (secondo i miei calcoli 1247 mm) per arrivare all'altezza di 1300 mm del piano del ferro da terra, traccio due diagonali per determinare il centro di ciascuna gamba...

...e pratico un foro da 10. Per evitare di scheggiare il legno ho praticato prima fori più piccoli e non ho usato punte da legno, ma da muro

Avevo a disposizione due tipi di bussole per i piedini: questo tipo, più pratico, si avvita nel legno con l'ausilio di una chiave esagonale

Per avvitare i piedini del secondo tipo, invece, occorre questo accorgimento: si serrano due dadi sul piedino e si usa lo stesso per far penetrare, avvitando a mano, la bussola all'interno del legno

Ecco le quattro gambe con i piedini regolabili

Ecco il materiale necessario per costruire gli alloggiamenti per le gambe da fissare alla struttura del modulo: 8 listelli 30x30 mm di 70 mm di lunghezza; 4 tavolette di compensato 70x90 mm; 4 tavolette di compensato 30 (solo in seguito mi sono reso conto che era meglio 40)x90 mm. Cominciamo con le tavolette 70x90: dopo averne determinato il centro sempre con il sistema delle diagonali e aver praticato un foro sufficiente a far passare lo stelo filettato di questo pomolo (ø 8)...

...con l'ausilio del tool per minitrapano più adatto che avevo ho scavato da una delle due parti della tavoletta un alloggiamento opportunamente sagomato per poter accogliere il controdado del pomolo visto sopra

Ho proceduto con cautela, facendo attenzione a non "sfondare" la tavoletta (spessore 10 mm), fino a quando il controdado non è si è incassato nel suo alloggiamento (operazione da ripetere per tutte e 4 le tavolette 70x90)

Quindi con l'aiuto del minitrapano e di una punta ø 0,2 Ho praticato 4 fori passanti per le viti a 20 mm dall'alto/basso e a 10 mm dai lati delle 4 tavolette

Dal lato dell'alloggiamento del controdado ho fermato con l'ausilio di un po' di colla vinilica rapida 4 rondelle in corrispondenza dei fori passanti delle viti (le rondelle hanno la funzione di distanziatore per far entrare senza problemi la gamba nell'alloggiamento)

Ho quindi preso 2 degli 8 listelli da 70 mm e un pezzo di listello della stessa sezione (a simulare la gamba) interponendo nei due interstizi un pezzo di cartoncino piegato in due...

...e serrando il tutto con due morsetti dopo aver avuto cura di verificare l'allineamento verticale appoggiandomi a un pezzo di compensato

Ho quindi fatto combaciare con i listelli la tavoletta precedentemente preparata appoggiando il lato con le rondelle sui listelli...

...facendo proseguire anche nei listelli sottostanti i fori passanti per le viti praticati in precedenza sulla tavoletta

E per finire ho serrato il tutto con 4 viti 3x30...

...aggiustando con l'inevitabile (almeno per me) limatina

Dulcis in fundo ho fissato i coperchietti 70x30 con un po' di colla vinilica rapida ...

...e serrato il tutto con i soliti morsetti

I quattro alloggiamenti per le gambe durante la fase di asciugatura della colla (quello in basso, preparato precedentemente, è già pronto e ha il pomolo inserito e avvitato nel controdado)


Si tratta ora di fissare gli alloggiamenti al telaio del modulo. Con l'aiuto di un listello 30x30 e di una squadra determino i punti dove praticare i fori passanti per le viti (per non farle "scontrare" con quelle che fissano le tavolette ai listelli stavolta le fisserò a 10 mm dall'alto/basso anziché a 20)

Stavolta i fori li pratico con l'ausilio di un trapanino manuale

Quindi avvito dopo aver serrato l'alloggiamento con un morsetto (e con la mano)

Una volta fissato, ecco l'alloggiamento per la gamba visto dal basso (nel buco, naturalmente, s'infila la gamba, che poi si serra con l'aiuto del pomolo filettato)...

...e visto dall'alto. La funzione del coperchio è quella di far sì che la gamba, scorrendo nel suo alloggiamento inavvertitamente, non possa danneggiare il paesaggio soprastante

Il modulo ora... cammina sulle proprie gambe :)

5 commenti:

Marc.one ha detto...

Complimenti per il lavoro e per l'articolo passo a passo, davvero molto ben fatti entrambi. Mi raccomando, posta tutti i tuoi futuri lavori con filetti altrettanto completi.
A presto.

Alex Corsico ha detto...

un pò macchinoso......ma ben fatto Bravo paolo...ora sotto con l'arredo

Mario ha detto...

Paolo, consiglio di fissare la piastrina "superiore" (quella che fa da battuta alle gambe) con un paio di viti, in modo da evitare, in caso di scollamento, spiacevoli riparazioni un po' ostiche una volta terminato il paesaggio.
Infine, che ne dici di postare questi tuoi interventi di costruzione del modulo nel blog di FREMO ITALIA?
Chiedi a Denny per poter essere ammesso come "Contributors".

Ciao

Mario ha detto...

Ehilà Paolo,
ci hai messo qualcosa sopra al modulo FREMO?
Come procede il plastico "casalingo"?

Paolo ha detto...

Il plastico casalingo - ahimé - e fermo, perché il poco tempo che mi lasciano lo sto dedicando al modulo (e qui vengo alla tua prima domanda) che si è arricchito di una strada, un terrapieno e un canale irriguo... Appena finisco il subterrain posto il passo passo della realizzazione.
ciao
Paolo