Il materiale che ho scelto di utilizzare è il polistirolo ad alta densità usato per gli isolamenti in edilizia: leggero, piuttosto agevole da sagomare con taglierini ben affilati, facilmente incollabile con colla vinilica.
Quindi con un taglierino ben affilato ho proceduto a tagliare i pezzi
In alcuni casi è stato necessario procedere a sagomature particolari (nella foto in alto, quella per ospitare gli alloggiamenti delle gambe)
Nelle immagini qui sopra un campionario dei vari tipi di supporti preparati per appoggiare saldamente i piani alla struttura del modulo
Il primo pezzo appena incollato
Un particolare (visto da sotto) dell'alloggiamento per le gambe incassato nel piano superiore di polistirolo
Historia magistra vitae
Una veduta dall'alto dell'opera ancora incompleta
In un caso è stato necessario un supporto di sostegno centrale realizzato con lo stesso materiale e fissato con colla vinilica e stuzzicadenti...
... che poi sono stati adeguatamente "spuntati"
Tagliando poi i pezzi con il seghetto alternativo
Per prima cosa le dime servono a disegnare e tagliare i pezzi di polistirolo che andranno a formare il terrapieno ferroviario, che avranno così il giusto raggio di curvatura (sia all'interno sia all'esterno della sede del binario
Il secondo utilizzo delle dime è quello della sagomatura del piano obliquo del terrapieno. Ho quindi completato le due curve di legno con un dorso in cartoncino dell'altezza del terrapieno medesimo, alcuni chiodini per tener fermo il pezzo durante la sagomatura e un piccolo "manico" per affrancare la dima alla morsa durante la fase di sagomatura con l'archetto tagliapolistirolo
Nelle due immagini qui sopra, le fasi della sagomatura del piano inclinato
Una volta terminate, le "porzioni" di terrapieno vengono incollate sul piano di polistirolo con colla vinilica e provvisoriamente affrancate con alcuni stuzzicadenti
Una fase delle stesura...
... e alcune immagini del lavoro finito. Nella terza foto, quella qui sopra, si nota la parte "ovest" del modulo non ancora completata: è la parte più delicata del lavoro, quella del terreno che costeggia il canale, e sarà oggetto di una prossima trattazione
1 commento:
E bravo Paolo!!
Vedo che ti applichi proprio bene.
Complimenti per il "work in progress". Unico appunto che ti posso fare è: ma non ti conviene tagliare i pezzi di legno partendo dal bordo per ottimizzare e ridurre gli scarti?
Ciao Luca
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