Un plastico PaP (Punto a Punto: che significa, in parole povere, niente ovale), in Scala N (1:160), d'ispirazione "free lance". L'intenzione è quella di riprodurre una linea locale a binario unico che percorre una valle di fantasia situata in un comprensorio collinare e che collega tra loro vari centri e le piccole e medie industrie che sorgono nelle loro vicinanze. Il tutto è gestito dalla SAFEP (vedi logo qui sopra), una società ferroviaria inventata. Oltre che ai collegamenti passeggeri ampio spazio sarà quindi dedicato all'esercizio merci, con l'arrivo delle materie prime alle industrie della zona e la spedizione, rigorosamente su ferro, dei semilavorati e dei prodotti finiti verso gli scali di smistamento e i mercati di destinazione. Un progetto molto impegnativo per me che sono alle prime armi, che cercherò di illustrare passo per passo su questo blog, come già fanno con successo numerosi amici eNNisti i cui siti (e blog, soprattutto) sono elencati nella colonna in basso a destra

venerdì 27 aprile 2007

Tracciato inferiore: immagini 3D

Ecco, come promesso, alcune immagini 3D ricavate da Wintrack del tracciato inferiore del plastico. Cliccando sulle foto si ottengono immagini ingrandite.

Due vedute generali


Lo staging yard di Corsanico Scalo e la Fabbrica Motocarri "Ercole"


Un'altra veduta della "Ercole" (il binario in corrispondenza dell'edificio lungo e stretto è quello di arrivo delle merci; l'altro, affiancato dal piazzale, è quello di carico dei motocarri nuovi)


La stazione di Torricelle


Il raccordo industriale di Torricelle con il cementificio "Cemenvalle" (la struttura più alta dell'impianto sarà costituita da 4 grandi silos affiancati; quella più bassa da un impianto di carico; il binario sarà coperto da una tettoia)


Una veduta generale dell'area e dei raccordi industriali di Torricelle: sulla sinistra si notano il deposito carburanti (in primo piano) e due tronchini di manovra e ricovero. Sullo sfondo i pannelli che separano otticamente gli impianti dalla stazione fantasma di Folosogno, sul tratto Torricelle-San Simone. Questi pannelli separatori avvolgono anche tutta l'area del deposito separandolo dalla vicina (ma nella realtà ferroviaria lontana) stazione di San Simone


La stazione fantasma di Folsogno vista dal "retro" (una veduta "impossibile" a plastico costruito). Il suo scopo è quello di permettere il cadenzamento realistico e l'incrocio dei convogli tra le due stazioni visibili (è un'espediente, lo so, ma lo spazio è quello che è!)


Due vedute della stazione di San Simone (quella in alto dal lato dell'operatore) con la fabbrica di piastrelle "MC - Manifatture ceramiche" e il piccolo magazzino di materiali edili che dà sulla strada (sulla destra nella foto sopra e sulla sinistra in quella sotto, i fabbricati di stazione e gli ampi piazzali davanti al FV e al MM)


L'ultima veduta offre ancora uno scorcio della "Manifatture Ceramiche" e del breve tratto di linea che da San Simone conduce alla spirale, che prevede 6 spire (+ un angolo residuo di 208°) del diametro di 900 mm e una pendenza del 2,15%: il dislivello da superare è di 400 mm. Per quanto riguarda la fabbrica, il binario sulla sinistra è quello di arrivo delle materie prime (caolini e argille da scaricare per gravità in apposite vasche collocate nella metà terminale del binario; merci pallettizzate in quella iniziale). I due binari sulla destra sono invece riservati al carico e alla spedizione dei prodotti finiti



5 commenti:

Alex Corsico ha detto...

Studiando bene il tracciato ho un paio di cose da suggerirti la stazione fantasma è in posizione "impossibile" come pure gli scambi, sarebbe una situazione da evitare, magari eliminandola del tutto.

La stazione di Torricelle è sottodimensionata rispetto alle industrie raccordate come pure sono "corti" i binari di stazioene, potresti allungare la stazione verso la stazione nascosta (vedi nota precedente eliminazione stazione fantasma) così potresti lasciare la linea che passa dietro allee industrie allo scoperto con più sicurezza ed ariosità nella marcia dei treni.

ciao

Alex

Mario ha detto...

A me non dispiace l'idea di una stazione fantasma; forse, come suggerisce Alex, per la posizione (dietro ad un fondale) e magari anche per l'altezza del PdF dal pavimento (quant'è?) raggiungere un eventuale convoglio sviato sarebbe davvero una "missione impossibile"...
Proporreri di costruire un semplice raddoppio (due scambi) ed inserire da qualche parte uno specchio per poter controllare la posizione dei rotabili.
Ovviamente sto ragionando nel caso tu indessi alimentare il tracciato in DCC, con scambi manuali e senza alcun tipo di controllo in retroazione ;-) , cioè come piace a me...

Ciao

Paolo ha detto...

All'idea dello specchio avevo già pansato, caro Mario: la stazione nascosta non è proprio in posizione impossibile perche il piano del ferro è altro 90-95 cm dal pavimento e il fondale che la separa dalla zona industriale non supera i 20 cm. (ci sono quindi 20-30 cm per "infilare la mano". Comunque anch'io opterò per DCC e scambi manuali, almeno penso.

Quindi la fattibilità della stazione nascosta, magari 2 binari invece che 3, c'è. Resta il fatto che l'obiezione di Alex circa il sottodimensionamento di Torricelle rispetto alla zona industriale non va sottovalutata e anche la sua idea di eliminara la stazione nascosta, magari sostituendola con un tratto di linea leggermente sopraelevato, può essere intrigante.

Penserò a tutto ciò a "bocce ferme", ovvero quando, a lavori di ristrutturazione quasi terminati, conoscerò le esatte dimensioni della stanza (magari riesco a guadagnare quella ventina di cm in lunghezza che per incanto risolveranno tutti i problemi.

Ciao e grazie per i vostri utilissimi suggerimenti
Paolo

Mario ha detto...

Caio Paolo,
come procedono i lavori?
Hai iniziato a piazzare le mensole?

Paolo ha detto...

Caro Mario, i lavori procedono eccome... basta intendersi sul "tipo" di lavori ;)
Dai un'occhiata al post che ho appena inserito.
Ciao e grazie
Paolo